In riferimento alle notizie relative alle decisioni della Giuria sull’ultima edizione della Sartiglia si precisa che il caso del cavaliere Marco Serra è oggetto di valutazione della Commissione di Giustizia e Disciplina della Fondazione Sa Sartiglia e del Consiglio direttivo dell’Associazione cavalieri Sa Sartiglia.
Al momento non esiste alcun provvedimento da parte degli organi competenti, ma solo la decisione della Giuria di segnalare il caso al fine di un’attenta valutazione dei fatti accaduti.
Il cavaliere, peraltro, non ha utilizzato frustini e speroni. Si tratta di strumenti di cui, fortunatamente, in Sartiglia si fa un uso limitato, assolutamente compatibile con le norme della Federazione italiana sport equestri e comunque rispettoso dei cavalli.
Se, comunque, il cavaliere ha commesso un errore chi ne ha la competenza potrà decidere di sanzionarlo, ma è corretto dare al caso la giusta dimensione che non appare quella di un maltrattamento voluto.
I regolamenti così come tutelano l’animale, prevedono anche le opportune tutele per il cavaliere che avrà l’opportunità di spiegare l’accaduto.
In Sartiglia è improprio parlare di maltrattamenti e chi vive questa manifestazione, la segue e la ama, conosce il profondo rispetto che ogni cavaliere ha per il suo compagno di corsa. Possono esserci errori, leggerezze, ma mai maltrattamenti voluti. Infatti, il benessere dell’animale è costantemente al centro dell’attenzione del cavaliere, prima, durante e dopo la Sartiglia.
La Fondazione e l’Associazione cavalieri, prima fra tutti, vigilano costantemente sul rispetto di questa che prima di essere una norma è un tratto caratteristico che appartiene a ogni cavaliere che corre alla Sartiglia.